E-Dway opera nell’ambito della sharing economy e dei servizi turistici e nasce dall’idea di far vivere un’esperienza unica, autonoma ed ecosostenibile attraverso l’utilizzo di mezzi elettrici e tramite la piattaforma. La scelta dei mezzi elettrici, che spaziano dall’iconica Vespa Elettrica ai monopattini e bici elettriche, è dovuta a un’esigenza sempre maggiore di far comprendere che si può rispettare l’ambiente e preservare la terra anche divertendosi. Il mercato in cui opera la società è prevalentemente quello dei servizi turistici e quello in modalità sharing. L’ingegnerizzazione dei mezzi elettrici con box IoT permette di sbloccare, bloccare e noleggiare i mezzi a distanza, senza il bisogno che un operatore presente, grazie a un’applicazione pensata e realizzata direttamente da E-Dway. L’azienda si è posta come obiettivo la realizzazione, in un futuro a medio termine, di un’unica applicazione che permetta all’utente di noleggiare in autonomia il mezzo che desidera (bici elettrica, E-Vespa, scooter e monopattino elettrico) e di creare, al contempo, itinerari turistici ad hoc, rendendo l’esperienza turistica del tutto autonoma, ecologica e su misura.
L’elemento di maggiore innovazione è la possibilità per chiunque di muoversi in libertà grazie agli sviluppi dell’industria 4.0. L’universo del 4.0, ad oggi, ha conosciuto l’integrazione di piattaforme IoT sempre più performanti, che permettono la fruizione di qualsiasi tipo di veicolo, nonché di monitorare la velocità dei mezzi – fino a ridurla a pochi km/h nelle aree pedonali o a interdire l’accesso in zone non transitabili – e di gestire pagamenti e allarmi sul funzionamento dei mezzi e la loro gestione.
Scenario di mercato
Il mercato in cui opera E-Dway è quello esperienziale e del noleggio dei mezzi elettrici – con e senza l’integrazione di sistemi IoT per la gestione di flotte attraverso piattaforme sharing. Negli ultimi 3 anni ha avuto un fortissimo incremento: èun mercato nuovo, in pieno sviluppo e con un margine di crescita del 40% annuo. I maggiori player mondiali sono Helbiz, Bird, Lime e Tier, che propongono però soluzioni standard e focalizzate al solo utilizzo dei mezzi.
Con riferimento al grafico riportato qui sopra, come rilevato dalla 6ª pubblicazione delloEuropean Shared Mobility Index redatto da Fluctuo (il maggiore centro europeo di aggregazione dati relativi alla Sharing Mobility), a giugno 2022 erano 380.000 i veicoli sharing nelle 22 città europee analizzate nel report. Si tratta di un aumento del 40% rispetto al secondo trimestre dell’anno precedente (2021).
Come evidenziato dal 6° rapporto nazionale sulla sharing mobility pubblicato dall’Osservatorio Nazionale Sharing Mobility a Ottobre 2022 e promosso dal Ministero della Transizione Ecologica, dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, nonché dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, cresce la domanda di micromobilità in sharing. Sono quindi i veicoli di piccola taglia a essere in continua espansione: proprio gli scooter, i monopattini e le biciclette che costituiscono la flotta di E-Dway.
Come rilevato dai grafici a torta, nel 2021 è cresciuto il peso relativo della micromobilità nel settore in termini di offerta: difatti sommando le biciclette, gli scooter e i monopattini in condivisione, la loro quota sul totale della flotta in sharing è salita al 93%, rispetto al 77% del 2020.
Mission e obiettivi raggiunti
E-Dway ha già implementato due app distinte, ma complementari tra loro, per offrire un’esperienza unica, ecosostenibile e del tutto innovativa:
L’app E-Dway Electric Mobility, piattaforma IoT di sharing con una funzione di blocco/sblocco abilitata dall’imponente lavoro di ingegnerizzazione dei mezzi e di system integration operato dal team di ingegneri di E-Dway anche su E-Vespa di Piaggio. Un’app user-friendly per il noleggio autonomo, rapido e comodo che, grazie alla facilità di registrazione e alla velocità nell’inserimento della modalità di pagamento prescelta, consente all’utente di scegliere in qualsiasi momento e in tutta semplicità un mezzo green, con il relativo piano tariffario, e di poterlo utilizzare in pochi secondi.
L’app E-Dway Tour Experience, che supera e ottimizza le tradizionali guide turistiche offrendo itinerari personalizzati – e ulteriormente personalizzabili con tutti i punti di interesse che si desiderano – da percorrere agilmente grazie alla navigazione 3D integrata che guida gli utenti in territori affascinanti e sconosciuti.
L’integrazione di queste due piattaforme tecnologiche fa da base all’intera esperienza di ecoturismo firmata E-Dway: è così che nasce la E-Dway Authentic Experience.
Come già rilevato, con E-Dway la E-Vespa assume tutti i tratti caratteristici della sharing mobility. È in quest’ottica che il team ha lavorato in stretta collaborazione con quello di Piaggio per l’ingegnerizzazione – caso unico al mondo nell’ambito sharing – di Vespa Elettrica, in modo tale da permetterne l’accensione e lo spegnimento autonomamente tramite app. E-Dway ha così modernizzato Vespa Elettrica, rendendola noleggiabile tramite smartphone, senza la necessità di alcuna chiave d’avviamento.
In questi due anni, tra lo store di Firenze e la piattaforma IoT, è stata rilevato la registrazione di circa 12.000 utenti e dal 2021 al 2022 è stato riscontrato un incremento di fatturato e noleggi del 300%.
Utilizzo dei capitali raccolti
E-Dway ha intenzione di investire in ambito tecnologico e nella piattaforma IoT per consentire agli utenti e agli operatori del settore una gestione dei mezzi che comprenda non solo punti d’interesse sotto un profilo turistico, ma anche un’interfaccia per il servizio sharing del tutto user-friendly.
Un ulteriore obiettivo è quello di consolidare gli store in modo da sfruttare tutti gli strumenti a nostra disposizione per apprendere i bisogni degli utenti, sulla base di feedback tecnici ed esperienziali. I dati raccolti verranno poi usati per migliorare la piattaforma IoT sharing e il servizio di noleggio autonomo green presso le strutture E-Dway o il semplice sharing free flaoting. Il budget verrà poi stanziato per nuove assunzioni, fra cui quelle di ingegneri e sviluppatori informatici, che aiutino a rendere la piattaforma Sharing IoT e i veicoli elettrici sempre più innovativi, e quella di un communication & marketing manager, che sviluppi un piano di comunicazione efficace incentrato sui temi del turismo green ad emissioni zero. Infine, con l’obiettivo di rendere il servizio di sharing sempre più efficiente e capillare, abbiamo intenzione di investire parte del capitale raccolto anche nell’ampliamento della nostra flotta di veicoli elettrici, che conta ad oggi già oltre 200 mezzi noleggiabili in sharing.
Il team mira a mettere a disposizione dei nuovi utenti – acquisiti grazie all’apertura di nuovi E-Dway sharing point – un’ampia gamma di veicoli elettrici, venendo incontro al bisogno di versatilità e di praticità dell’intero bacino di utenza.
Mister Bolletta è il primo servizio in Italia, completamente gratuito per i consumatori e attivabile con un’app da smartphone, che aiuta a risparmiare sulle bollette di gas e luce. L’applicazione è stata rilasciata dalla startup innovativa Broker Arrow. Questa, proprio come un broker, seleziona le migliori tariffe sul mercato creando un gruppo di acquisto e permette così all’utente – privati o piccole imprese – di avere un risparmio costante e protratto nel tempo attraverso il continuo monitoraggio delle offerte. Questa attività viene realizzata anche attraverso le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER) che consentono di ridurre e stabilizzare la spesa con i prezzi fissi dell’energia da impianti fotovoltaici.
Mister Bolletta, in qualità di mandatario, sottoscrive i contratti con i fornitori per i clienti e monitora costantemente l’andamento dei prezzi dell’offerta in essere. Dopo 12 mesi, alla scadenza del contratto, cerca nuovamente il prezzo migliore e, se c’è un ulteriore risparmio, avverte il cliente e cambia fornitore (tramite il mandato originario precedentemente firmato). Questo metodo è del tutto innovativo in quanto il cliente si affida completamente alla società senza fare nulla e, soprattutto, risparmiando. Parallelamente al rapporto con i clienti, Mister Bolletta stipula con ogni fornitore un contratto per fornitura di servizi accessori quali la raccolta delle informazioni tecniche necessarie per l’avvio degli switch, e si fa riconoscere dei corrispettivi:
• in occasione della sottoscrizione e del rinnovo;
• un ricorrente ogni mese.
La rendita è quindi perpetua, anche se il cliente rimane stabilmente con il primo fornitore scelto. Gli altri ricavi del business model derivano da corrispettivi per la gestione degli incentivi e dell’energia aggregata della Comunità Energetica Rinnovabile e da corrispettivi per la vendita di energia da impianti fotovoltaici di proprietà.
Mister Bolletta ha più di 800 mandati sottoscritti, un’app multiaccount per la gestione di bollette di parenti e amici perfettamente funzionante, con conversioni ottime e congeniata per una scalabilità completa, più di 27.000 di utenti coinvolti, 11.500 utenti (back end) che aspettano una proposta di risparmio, 2 spot tv realizzati e un’eccellente rassegna stampa per accrescere la fiducia nei confronti di Mister Bolletta.
Settore e scenario di mercato
Mister Bolletta opera come broker nell’ambito delle utilities, che in Italia si configurano come un settore strategico per contributo al Paese, in termini di fatturato complessivo prodotto pari a 42 miliardi di euro, e di occupati diretti, pari a 130mila euro. Il mercato di riferimento, specificatamente, è quello dei servizi connessi alla fornitura di energia elettrica, per i quali nel 2019 si è registrato un valore di mercato pari a 52 miliardi di dollari, con un CAGR del 10.8%, e che prevede il raggiungimento 86.9 miliardi di dollari entro il 2024. Il numero medio di offerte commerciali che i fornitori hanno potuto offrire ai loro potenziali clienti è stato di 16,3 per i clienti domestici e di 23,4 per i clienti del settore non domestico. Delle 16,3 offerte messe a disposizione dei clienti domestici in media, 5,1 potevano essere acquistate solo online. Questo attesta l’online come un ormai consolidato canale di vendita alternativo. Infine, il mercato in Italia registra un segmento domestico di circa 26 milioni di utenti e un segmento IVA di circa 5 milioni di utenti di energia.
Il settore sta inoltre affrontando una fase di cambiamento radicale, derivante dal passaggio dal mercato tutelato al mercato libero. Va infatti considerato il fatto che la tutela del prezzo dell’energia è terminata il giorno 1 gennaio 2021 per le piccole imprese e microimprese con potenza impegnata superiore a 15 kW. Riguardo le famiglie e le microimprese che superano i 15kW, la tutela del prezzo è fissato al 1° gennaio 2023. Da quel momento quindi ci sarà l’entrata nel mercato libero scegliendo il venditore e il tipo di contratto più adatto alle proprie esigenze.
Lo scenario energetico europeo, inoltre, è mutato in modo strutturale a causa della riduzione di forniture di gas da parte della Russia che sarà certamente una riduzione duratura, data la distruzione dei gasdotti del Mar Baltico e il mutato scenario politico. Questo scenario ha visto prezzi di gas ed elettricità con valori del 600% maggiori di quelli del 2019, con oscillazioni mensili dei prezzi al GEM (Gestore dei Mercati Energetici) di oltre 100 €/MWH, con anche l’impossibilità di accedere a prezzi fissi per mancanza di operatori in grado di fare coperture finanziare; il livello dei prezzi è triplicato nelle bollette di famiglie e quintuplicato nelle bollette delle PMI nonostante gli interventi effettuati dal governo per la riduzione di componenti accessorie in bolletta. Mister Bolletta si propone di raccogliere capitali anche al fine di realizzare impianti fotovoltaici all’interno di Comunità Energetiche appositamente costituite in modo da poter offrire ai propri clienti contratti con prezzi fissi, pari alla metà dei prezzi attuali di mercato.
In questo contesto si inserisce abilmente la soluzione proposta da Mister Bolletta, che grazie ai suoi servizi cavalcherà l’onda derivante dal passaggio al mercato libero, con uno scenario energetico con prezzi finalmente discendenti, fornendo ai clienti tutta la tutela necessaria e un consistente risparmio. I concorrenti sono Facile.it e Segugio.it. I modelli di business di tali società sono basati su tassi differenziati in base al settore che vengono applicate ai fornitori dei servizi. Nonostante il numero di visitatori e utenti raggiunti, tali società non sono specializzate esclusivamente in fornitura di energia elettrica, pertanto, i prezzi dei contratti stipulati con i clienti risultano poco competitivi. Vi è poi Altroconsumo, organizzazione di consumatori totalmente indipendente volta ad informare, servire, proteggere e rappresentare gli stessi in merito alle forniture di energia e di fronte ai fornitori di energia. Il modello di business in questo caso è fissato ad un tasso annuale a carico del consumatore stesso, offrendo un servizio di informazione su più settori, inoltre non risultano specializzati esclusivamente in fornitura di energia elettrica.
Utilizzo dei capitali raccolti
I capitali raccolti verranno utilizzati sulle linee di business per investimenti in impianti fotovoltaici all’interno di Comunità Energetiche e per spese pubblicitarie e di marketing per acquisire nuovi lead. Questo sia nel caso di raccolta dei capitali minima o in quello di raccolta massima, si allega grafico esplicativo.
Joe Ross® opera nel settore della educazione economica e finanziaria, offrendo corsi professionali di tradingonline e molto altro. L’azienda è il brand simbolo di questo settore nel mondo e porta il nome di colui che, da oltre 60 anni, ha intuito la formidabile valenza della formazione finanziaria per crescere come professionista: inoltre, ha integrato al mondo Tech e Fintech le proprie attività Digital e Challenge.
La mission di Joe Ross® Italia Spa è semplice ma al tempo stesso fortemente caratterizzata: aprire in Italia l’accesso alla formazione in ambito finanza personale e personalizzata. L’azienda è in grado di fornire corsi, master, coaching 1to1 e di gruppo, oltre a molti altri prodotti didattici. La forza del brand consentirà di realizzare il primo contest Internazionale di trading che, solo in Italia, è seguito da circa 5 milioni di trader attivi che sono i nostri interlocutori iniziali e privilegiati. Oltre a ciò, il nostro comparto Ricerca & Sviluppo sta realizzando una serie di servizi che riguardano l’universo Fintech DEFI, tra i quali NFT, Liquidity Pools e Crypto Token.
L’azienda ha già programmato due tipi di strategie operative:
Joe Ross® commercializzerà dei corsi formativi (Academy) di carattere accademico, volti ad implementare le competenze tecniche dei traders. Questi prodotti avranno un bacino di utenza molto vasto in quanto saranno fruibili da ogni tipologia di trader, nonché da coloro i quali approcciano per la prima volta a questo mondo.
La società intende organizzare su scala mondiale delle vere e proprie gare (Trading Contest e Joe Ross World Trade Contest) nelle quali i concorrenti (trader professionisti e non) potranno misurarsi e competere tra di loro. I contest saranno sia con conti real che con conti demo. Tutto ciò sarà operativo non appena saranno terminati i lavori di implementazione tecnica: il management prevede di lanciare una versione “beta” entro la fine del 2022 e, una volta terminati i test, di aprire le iscrizioni nel q1 del 2023.
Scenario di mercato
Si sta vivendo un periodo di grande cambiamento socioeconomico e sempre più persone desiderano l’autodeterminazione finanziaria. Joe Ross® Italia si è inserita con tempestività in un mercato molto grande e particolarmente florido.
– Nel 2020 si è assistito a un aumento dei trader del 40%, che ha portato il totale da 3,6 milioni a circa 5 milioni di unità.
– Nel 2021 l’incremento è stato del 25% che ha consentito ai trader di raggiungere 6,3 milioni di utenti.
– Gli ultimi dati riportano che alla quota di 6,3 milioni di trader dobbiamo aggiungere il 32% di utilizzatori di intermediari non autorizzati che portano il totale a oltre 8,2 milioni di unità.
Inoltre, nel 2021 la media dei 20 broker più importanti riporta che tra il 75% e l’80% dei trader è perdente, nonostante i corsi e i tools che ogni singolo broker propone ai propri correntisti. Oltre a ciò, il 40% delle transazioni finanziarie in Italia sono legate al trading.
La società stima che a fronte dei 50 milioni di conoscitori della figura di Joe Ross, la metà di essi può configurarsi come un trader, sia professionista che non professionista. Di questi 25 milioni di trader, la società ha individuato cautelativamente solamente 3,5 milioni di trader che potrebbero essere targettizzati e considerati ai fini della raccolta.
Utilizzo dei capitali raccolti
I capitali raccolti durante questo round saranno così ripartiti:
Legalinvest fornisce servizi di Litigation Funding (finanziamento del contenzioso) favorendo così l’accesso alla tutela giurisdizionale ed emissione di contenziosi che diversamente rimarrebbero sommersi. Tale prassi è comune in mercati maturi come USA e UK ed è in rapida diffusione in tutta Europa. Molte imprese in Italia (e nel mondo) sono costrette ad abbandonare azioni legali nei confronti di controparti finanziariamente più solide, per mancanza di risorse: la durata dei processi è un punto debole del sistema giudiziario italiano e la strategia più comune della controparte è proprio quella di prolungare i tempi, aumentando in modo significativo le risorse necessarie.
Il progetto si basa su due asset:
sviluppo di una piattaforma CMS con AI integrata, finalizzata al supporto nella selezione di cause legali interessanti ai fini dell’investimento;
focalizzazione sull’introduzione in Italia del Legal Financing, con la concretizzazione dell’investimento, o co-investimento insieme ad altri player del settore, in cause ritenute profittevoli.
I principali obiettivi di Legal Invest sono:
ultimazione della piattaforma CMS personalizzata per il legal investing;
realizzazione di un software di data analysis integrato con intelligenza artificiale per supportare gli analisti nella selezione delle cause, andando a identificare i procedimenti con le caratteristiche più idonee alla tipologia di investimento identificato;
identificare le prime cause target nelle quali investire e procedere con gli investimenti;
identificare cause target nelle quali co-investire con altri player del settore e procedere con gli investimenti.
Il mercato di riferimento e suo scenario
La società vuole introdurre il Third-party Litigation funding (TPLF) come nuovo asset di investimento, ma andiamo nel dettaglio: con questa espressione si indica un fenomeno diffuso, soprattutto nei paesi common law, nell’ambito delle controversie legali. Consiste nella fornitura, da parte di un finanziatore terzo, dei mezzi economici necessari per sostenere il contenzioso legale in cambio di una percentuale dell’ipotetico futuro esito vittorioso. L’industria del TPLF così come la conosciamo è nata alla fine degli anni novanta e si è lanciata nel mondo durante la crisi del 2008. Il mercato è diviso principalmente in tre segmenti:
– Commercial litigation finance sono contenziosi nei quali sono coinvolte 2 aziende e può comprendere violazioni di accordi o contratti, proprietà intellettuali, concorrenza sleale, furto di dati, arbitrati internazionali, antitrust, frodi, violazione dei diritti dei creditori, etc.
– Mass tort litigation finance sono contenziosi che riguardano danni da medical devices, difetti di autovetture, difetti di prodotti che hanno causato danni alle persone, contaminazioni tossiche, etc.
– Personal litigation finance sono contenziosi che riguardano danni fisici o medici, diritto di famiglia, class action.
Questa tipologia di investimento ha pesato circa 17 miliardi nel 2021, in incremento del 16% rispetto al 2020. Gli investimenti del 2021 sono stati ripartiti in: 38% cause collettive, 37% cause commerciali, 25% danni fisici a persone.
Entro il 2025, si prevede che il mercato della tecnologia legale B2B varrà quasi sei miliardi di dollari. In Europa si evince una crescita CAGR del 6,7% dal 2019 contro un CAGR del 5,6% nel Nord America. Nel complesso, si prevede che i servizi B2B rappresenteranno oltre il 90% delle entrate generate dal mercato della tecnologia legale in entrambe le regioni.
Entro il 2025, si presume che il mercato delle startup che operano nel campo del litigation funding raggiungerà un valore di 2,5 miliardi di dollari, crescendo a un CAGR del 27,8% dal 2019. Il mercato complessivo della tecnologia legale è destinato a crescere a un CAGR del 6,4%.
Utilizzo dei capitali raccolti
L’investimento delle risorse raccolte si divide principalmente in 2 sezioni ben definite:
Una parte è finalizzata allo sviluppo del progetto imprenditoriale ed è destinata a supportare le spese di ricerca e sviluppo per il gestionale aziendale oltre ai costi di marketing e struttura dell’azienda stessa. Questa parte richiede inizialmente 80.000€, mediamente nell’arco dei prossimi 5 anni gli investimenti ammonteranno a 146.000€ con una media di investimenti di 29.200€ annui, ripartiti come da grafico presente qui di fianco. Indipendentemente da come andranno gli investimenti in cause questa sezione di spese è pressoché fissa potrebbe subire variazioni in diminuzione per la gestione della cassa.
L’altra parte dei capitali raccolti, invece, verrà utilizzata per l’acquisto delle cause da finanziare. Questa parte dipende molto dalla quantità di capitali raccolti durante la campagna di Equity Crowdfunding.
Business idea DigitalRehab srl è una startup innovativa che si dedica alla ricerca, sviluppo e commercializzazione di Terapie Digitali (Digital Therapeutics) per la Tele Riabilitazione Digitale motoria e cognitiva che è strutturata nel seguente modo:
essa è basata su prove cliniche di efficacia, grazie alla propria attività di sperimentazione clinica;
è guidata dai dati generati dal paziente, grazie a sensori, test e questionari;
è personalizzata sulle capacità funzionali del paziente, grazie a sistemi di intelligenza artificiale. Il team di ricerca include sia medici, fisioterapisti e ingegneri biomedici con esperienza pluriennale nella riabilitazione motoria e nelle terapie digitali sia pazienti esperti.
AuReha è una Terapia Digitale per la Tele Riabilitazione Digitale motoria (Digital PhysioTherapeutic) che consente al paziente di accedere – in modalità sincrona o asincrona e con supervisione del terapista – a sessioni di riabilitazione motoria prescritte dal fisiatra dopo un trattamento iniziale in ambito ospedaliero o ambulatoriale di diverse patologie neurologiche e ortopediche. I principali aspetti innovativi di AuReha sono:
utilizzo di sistemi di intelligenza artificiale per adattare in tempo reale la complessità dell’esercizio di riabilitazione alle capacità ed ai progressi dimostrati dal paziente (sistema feed-forward);
Look&Feel di tipo gaming con ambiente immersivo ed avatar del paziente per la proposta di esercizi specifici di riabilitazione;
analisi clinica oggettiva, con score collection indicativa della reale mobilità/motricità del paziente;
possibilità di operare sia off-line che on-line, sfruttando un servizio di connessione con il proprio fisioterapista. L’efficacia dei serious games di AuReha è gia stata dimostrata con una sperimentazione clinica condotta all’Ospedale Bambin Gesù di Roma e pubblicata sul Journal of Clinical Medicine nel 2022. È attualmente in fase di pianificazione lo studio di fattibilità, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, al quale seguirà una nuova sperimentazione clinica randomizzata e controllata.
Mission e obiettivi raggiunti
DigitalRehab srl è titolare di licenza esclusiva del brevetto WIPO/PCT concesso a livello internazionale il 22.05.2020 con Numero W0 2020/100049AI, che copre il metodo innovativo di riabilitazione digitale e analisi del movimento alla base di terapie digitali per la tele riabilitazione motoria.
Ad oggi DigitalRehab srl ha completato la fase di ricerca di AuReha, una Terapia Digitale per la Tele Riabilitazione Digitale motoria (Digital PhysioTherapeutic) costituita da:
una maglia o pantalone contente reti di sensori inerziali per la misurazione dei movimento, che viene indossata dal paziente;
algoritmi per la comunicazione, gestione ed elaborazione dati;
software con interfaccia grafica che eroga esercizi fisici in un ambiente immersivo di video-gioco (serious games).
Scenario di mercato
DigitalRehab si inserisce nel mercato dei Digital Therapeutics, tecnologie digitali a finalità terapeutica, che rappresentano l’area di maggior sviluppo della Digital Medicine. Secondo MarketsandMarkets, il mercato globale dei Digital Therapeutics raggiungerà i $13,1 miliardi entro il 2026, con un CAGR del 31,4% nel periodo di previsione 2022-2027. In particolare, AuReha, Digital Therapeutic per la riabilitazione neuro-motoria che consente ai pazienti di effettuare sedute riabilitative in ambienti virtuali e contesti ludici in particolare da remoto, si inserisce nel segmento di mercato specifico dei sistemi di riabilitazione virtuale.
Secondo il report Market research, si prevede che la dimensione del mercato globale dei sistemi di riabilitazione virtuale raggiungerà i $1400 milioni entro il 2027, da $426 milioni registrati nel 2021, crescendo a un CAGR del 20,32% nel periodo di previsione 2022-2027.
La crescita di questi mercati è trainata principalmente da:
avanzamento tecnologico nel campo dei sensori indossabili;
aumento dell’incidenza delle malattie croniche prevenibili;
crescente attenzione per l’assistenza sanitaria preventiva;
aumento degli investimenti nella terapia digitale;
forte necessità di diminuite i costi del sistema sanitario nazionale.
Le vendite partiranno dal mercato italiano al termine del secondo anno di progetto, e avranno come obiettivo iniziale i centri fisioterapici.
Il Decreto 29 aprile 2022 (Approvazione delle linee guida organizzative contenenti il «Modello digitale per l’attuazione dell’assistenza domiciliare», ai fini del raggiungimento della Milestone EU M6C1-4) in GU n.120 del 24-5-2022 ha introdotto la Teleriabilitazione tra le modalità previste dal modello italiano di Telemedicina. Tra i supporti tecnici necessari per la realizzazione della Teleriabilitazione, il decreto prevede dispositivi medici anche indossabili, basati su sensori e serious games, ovvero la tecnologia di riabilitazione rappresentata da Aureha, che in tale modo potrà essere utilizzato da tutte le piattaforme di telemedicina in Italia.
AuReha è il primo prodotto nativamente concepito per l’Home Care nei sevizi di riabilitazione. I concorrenti propongono prodotti non pensati per l’utilizzo domestico, in quanto solo recentemente hanno cominciato ad adattarsi a questa applicazione.
Tutti i concorrenti hanno le seguenti limitazioni:
non essendo dispositivi nati specificatamente per l’HomeCare, dovranno subire sviluppi tecnologici importanti per tale adattamento;
non dispongono di certificazioni mediche aggiornate, essendo certificati secondo la vecchia normativa;
non sono stati sottoposti a sperimentazione clinica di efficacia secondo le recenti indicazioni di sviluppo dei Digital Therapeutics.
Utilizzo dei capitali raccolti
I capitali raccolti durante questo round verranno utilizzati per ultimare lo sviluppo e la prototipazione industriale del dispositivo AuReha, finanziare lo studio clinico e predisporre il go to market.
SCHEDA SINTETICA DEL PROGETTO DI RACCOLTA DI CAPITALE DI RISCHIO
il partner ideale per la cura della tua acqua
Siamo un PMI innovativa e una Benefit Company che si occupa di acque industriali a 360°. Crediamo che le imprese che devono e vogliono utilizzare con rispetto una risorsa tanto preziosa, abbiano bisogno di nuovi strumenti e di risposte efficaci alle loro richieste.
Business idea Iride Acque è una piccola media impresa e una Benefit Company che si dedica al trattamento delle acque industriali con una particolare attenzione al loro riutilizzo. L’azienda, in ottica di economia circolare, si è inizialmente dedicata al trattamento delle acque reflue industriali, sviluppando e brevettando una soluzione che permette di contenere i costi e di ottimizzare i processi di depurazione e disinfezione dei liquidi trattati, consentendone il loro riutilizzo e riducendo l’impatto derivante dal loro scarico. Oggi, a differenza di quanto accadeva in passato, le industrie sono chiamate (e severamente sanzionate quando non lo fanno) a occuparsi del trattamento delle acque utilizzate nei loro processi produttivi, prima del loro scarico. Le tecnologie tradizionalmente utilizzate per depurare i reflui provenienti dalle nostre case (e dunque profondamente diversi da quelli industriali) non sono in grado di offrire risposte soddisfacenti alle richieste del mondo produttivo, costringendolo spesso a smaltire i propri reflui presso impianti specializzati ed estremamente costosi.
La tecnologia di Iride Acque risolve questa criticità. La società ha compreso che oggi le realtà produttive, sempre più attente ai temi della sostenibilità, apprezzano l’interlocuzione con un unico soggetto che sappia consigliarle in merito al trattamento delle loro acque, secondo una visione “olistica” che si ispiri alla minimizzazione della loro impronta idrica: perché oggi l’acqua, come l’energia, è un prezioso fatture produttivo. Per questo l’azienda, pur continuando a dedicarsi all’attività che ne ha ispirato la nascita, sta evolvendo verso la fornitura di servizi a 360° riferiti al trattamento della acque industriali, mediante partnership con soggetti d’eccellenza che ne completano l’offerta.
Mission e obiettivi raggiunti Iride Acque è una PMI Innovativa che si occupa di qualsiasi problematica relativa al trattamento delle acque industriali in quanto crede che solo soluzioni nuove potranno concretamente contribuire alla salvaguardia dell’ambiente in generale e del patrimonio idrico in particolare. Il brevetto di Iride Acque riguarda la produzione di un catalizzatore, che rappresenta il cuore della nostra tecnologia. La produzione di quest’ultimo, che diversamente richiederebbe l’utilizzo di materiali nobili molto costosi, avviene a partire da materiali di scarto, che la società ricava dalle pile esauste, quelle di uso comune, che tutti noi utilizziamo nel nostro quotidiano.
Essa è una Benefit Company perché ogni giorno cerca di ispirare le proprie scelte ai criteri ESG, non solo occupandosi di ambiente ma anche convinti che farlo bene, in un mondo in cui il 45% della popolazione vive in condizioni di carenza idrica, significhi svolgere un vero e proprio servizio sociale. In questo modo, si potrà tentare l’avvicinamento al 6° obiettivo fissato dall’Onu nell’Agenda 2030, quello di garantire a chiunque di disporre di acqua sana e dei servizi igienici di base. La tutela dell’acqua passa, prima di tutto, attraverso l’abitudine a ripulire ciò che si sporca (depurazione e disinfezione) ma anche attraverso il suo riutilizzo per minimizzare gli sprechi ed evitare situazioni di carenza idrica. Tutto il lavoro è ispirato al principio fondamentale su cui poggia l’economia circolare ovvero recuperare è meglio che buttare, per questo vengono costruiti impianti che possano crescere insieme all’azienda o essere integrati con impianti già acquistati.
Vengono riportati di seguito gli obiettivi raggiunti dalla società:
ha ottenuto 2 brevetti:
il primo riguarda una tecnologia di depurazione dell’acqua che utilizza ozono combinato con un campo magnetico, è ampiamente utilizzato per purificare l’acqua potabile, acque reflue domestiche e industriali e l’acqua utilizzata nelle piscine e garantisce un’elevata disinfezione.
Il secondo riguarda la tecnologia di depurazione delle acque reflue tramite un catalizzatore ferroso nanotecnologico ottenuto da batterie di scarto attraverso un processo difficilmente riproducibile.
ha lavorato per oltre 12 clienti (tra cui Mutti Spa, Iren Spa e una società partecipata da Moncler);
ha prodotto 53 offerte di cui 11 con una percentuale di acquisizione dell’ordine superiore al 70%;
ha vinto diversi premi tra cui 100 Eccellenze Italiane 2021, Campioni di Sostenibilità.
Scenario di mercato UBS, nel 2019, stimava il valore del mercato dell’acqua nel suo complesso pari ad oltre 620 miliardi di dollari, tale dimensione trova conferma nelle stime dell’ONU che stabiliscono che laddove non venga posto rimedio agli squilibri legati alla disponibilità di acqua, il 45% del PIL globale e il 52% della popolazione saranno a rischio di carenza idrica entro il 2050. Secondo diverse stime, il settore del trattamento delle acque reflue in particolare crescerà significativamente nei prossimi anni. Nello specifico il CAGR (Compounded Average Growth Rate) annuo su scala globale è stimato attorno al 7% (CAGR 7% dal 2020 al 2026, Mordor Intelligence; 6,8% dal 2021 al 2028, Meticulous Market Research; 6,5% dal 2021 al 2028, Statista).
Le fonti sopra citate individuano alcuni macro-trend che guidano l’espansione del mercato, caratterizzato da un incremento della domanda di acqua potabile e un decremento delle riserve idriche disponibili: in media il consumo d’acqua aumenta del 100% ogni vent’anni. Le cause principali di queste dinamiche sono:
l’utilizzo di tecniche di fratturazione idraulica per la ricerca di giacimenti di gas metano le dinamiche demografiche (soprattutto nella regione asiatica) l’industrializzazione e urbanizzazione crescenti la crescente domanda d’acqua da parte del settore agricolo a causa dei lunghi periodi di siccità dovuti ai cambiamenti climatici Il mercato dell’acqua comprende diversi sotto settori a cui, singolarmente, corrisponde un differente tasso di crescita atteso. UBS stima che il settore dei trattamenti delle acque industriali sarà quello a maggiore sviluppo: il tasso di crescita previsto è addirittura superiore a quello calcolato per la dissalazione, pari ad oltre il 10% annuo. Il riutilizzo delle acque reflue rappresenta attualmente meno del 3% di tutti i prelievi globali di acqua. Fanno eccezione solo alcuni paesi, come Israele, che riutilizzano fino al 75% dell’acqua depurata. Investire in tecnologie e infrastrutture per il riutilizzo dell’acqua si rivelerà fondamentale per preservare le risorse idriche esistenti. Ciò è particolarmente vero in Paesi densamente popolati e caratterizzati da scarsità d’acqua, come la Cina e l’India.
In considerazione della situazione appena descritta, risulta evidente che le aziende che offrono soluzioni che possano favorire l’equilibrio tra domanda e offerta del «bene acqua» ovvero in grado di aumentare la disponibilità idrica del nostro pianeta sono diventate particolarmente attraenti per gli Impact Investors.